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A+A | Centro Pubblico per l'Arte Contemporanea T. 041.7124765
A+A - Calle Malipiero, San Marco 3073

info@aplusa.it


segnalato da A+A

condiviso da numero civico rovereto

 ARTI VISIVE | ISTITUTI CULTURALI



A+A | Centro Pubblico per l'Arte Contemporanea

Concrete Landscapes



La A+A | Centro Pubblico per l'Arte Contemporanea è lieta di presentare, in occasione della Art Night Venezia, un appuntamento unico, appartenente alla parte più performativa del programma di "Concrete Landscapes": "A great deal of money has been invested in this project and we can't tolerate to fail" , live set audio\video in cui verranno ospitati numerosi artisti attivi nel campo delle new media art.

Sabato 18 giugno a partire dalle ore 18.30 , A+A | Centro Pubblico per l'Arte Contemporanea in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Venezia (Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte), in zona piscina S.Samuele, sarà allestita una semplice infrastruttura a cui connettersi per sviluppare una sonorizzazione urbana e, contemporaneamente, una piattaforma a cui interfacciarsi per la produzione di luci ed immagini ambientali. "A great deal of money has been invested in this project and we can't tolerate to fail" si propone come uno spazio laboratoriale aperto, in cui i singoli contributi vengono portati ed espressi live, in un contesto in cui l'ascolto, l'osservazione e l'improvvisazione conducono i performer alla realizzazione di un flusso di immagini e suoni collettivo.

"A great deal of money has been invested in this project and we can't tolerate to fail", a cura di Manuel Frara e in collaborazione con Anna Sostero, realizza un ambiente laboratoriale aperto alle contaminazioni tra vecchie e nuove tecnologie, tra "carbonio e silicio". La relazione che si sviluppa tra uomo e macchina, suono e immagine, produce una riflessione in cui il contesto urbano diviene attivo e le architetture, i passanti e la notte, diventato i soggetti di un continuum di frequenze, sequenze di codici e riflessi metallici.

Il live set ospiterà i contributi di svariati artisti, attivi nella scena locale ed internazionale, tra cui:

Alice Musi, Iva Milakovic, Robert Frankle, Martin Romeo, Silvia Giuseppone e Valentina De Sario, presenteranno parte della loro ricerca tramite delle proiezioni site specific, con alcuni video monocanale e introdurranno al programma della serata, con il contributo sonoro di Alessandro Ragazzo. E con la straordinaria partecipazione di Dario Lazzaretto.

Paolo Calzavara, in arte [pax~] è un musicista che si muove nell'ambito della musica elettronica ed elettroacustica, del sound design e dell'improvvisazione libera, facendo convergere ed incontrare questi ambiti in situazioni performative, sia in solo che in collaborazione con altri musicisti, videoartisti, performers.

Per l'occasione è stato sviluppata una sessione di " Fluxes", ongoing project , che con l'apporto video di Interno3, propone delle fotografie sonore collezionate attraverso la pratica del field recordings. Un lavoro di selezione raffinata, che opera al limite dell'impercettibile, capace di sostituire all'armonia del suono il paesaggio acustico, dialogando - all'estremo opposto - con la manipolazione video live di Interno3

Simon Perathoner si concentra sulla produzione tecnica dell'immagine digitale, agendo all'interno dei dati di cui l'immagine è costruita.
L'inserimenti di algoritmi e la riscrittura dei codici sorgente, permette di variare in tempo reale ogni punto-pixel da cui l'immagine è composta. Quelli che vengono generati sono perciò degli errori che, alterando il corretto funzionamento della macchina, rivendicano il controllo e la libertà da parte di chi la utilizza. Le sequenze di linee e colori che si generano attraverso la corruzione dei files, sono un progetto consapevole di indipendenza dalla tecnologia.
Questa divertita riflessione sull'estetica dell'errore viene sviluppata a seguito dell'esperienza che l'artista grazie al progetto B.Y.O.B (www.byobworldwide.com) ,ospitata recentemente a San Servolo durante la 54. Biennale presso il Padiglione Internet.

Giacomo Artusi (video) e Andrea Cazzagon (suono) presentano "Teche".
Un lavoro che tenderà a far risuonare delle teche in vetro solo apparentemente silenziose. La performance consiste nell'elaborazione del suono proveniente da tre teche contenenti del ghiaccio che si scioglie, un meccanismo modificato e casuale ed un apparecchio radiotelevisivo. Parallelamente il tutto viene ripreso e proiettato in tempo reale, dando così l'idea di un ingrandimento acustico e visivo.Un microscopio su fenomeni aleatori, e difficilmente percepibili.

Riccardo Piovesan è un audio-perfomer attivo con lo pseudonimo di The Noisemaker. Associa ad una produzione musicale ed attività live, un percorso attivo nel campo delle arti visive. Il suo lavoro ricerca la simmetria ed il minimale, per generare atmosfere rarefatte. Per l'occasione verrà riadattata una installazione video eseguita durante il workshop " Making the Area", workshop dedicato alle pratiche del "fare video" attraverso l'uso di determinati applicativi software e della proiezione in piccolo formato. Un approccio discreto, che verrà sviluppato attraverso un intervento site specific.

info@aplusa.it
T. 041.7124765
A+A - Calle Malipiero, San Marco 3073

Gli appuntamenti del progetto "CONCRETE LANDSCAPES" a cura di Manuel Frara, continuano in un ambiente ad atmosfera zero, dove verranno presentate alcune delle principali ricerche in atto in un panorama solo parzialmente conosciuto. Un ambiente laboratoriale aperto alle contaminazioni tra vecchie e nuove tecnologie, tra "carbonio e silicio" come sostiene, nel progetto "Contemporary Naturalism", il digital-artist Mauro Ceolin, digital-artist che la A+A è stata lieta di ospitare.

"CONCRETE LANDSCAPES" è un ciclo di eventi inaugurati martedì 2 marzo 2010 con l'installazione Bpm2 un progetto di Giacomo Artusi, Andrea Cazzagon e Enrico Wiltsch. Un lavoro che ha scardinato la classica concezione dello spazio e del tempo, proiettando lo spettatore al di là della realtà contingente. Un loop ripetibile all'infinito che scandiva il periodico scorrere dei secondi: ad ogni accelerazione, ripetizione, ritardo, corrispondeva un cambiamento dello spazio percepito, modificando - di minuto in minuto - la dimensione dell'ascolto.

Il secondo appuntamento ha ospitato, martedì 23 marzo 2010, Air Liquide un progetto di Elisa Campagnaro e Mauro Martinuz nato per dare forma ad un accordo epidermico tra audio e video. Un evento sonoro-visivo caratterizzato dall'intersecarsi di immagini e suoni che propongono atmosfere e suggestioni tese a indagare precisi stati d'animo immersi in un contesto storico di decadenza e inquinamento. Al fine di mostrare quella percettibile linea sottile che differenzia il playback al liveset newmediale.

Il 12 e 13 aprile 2010, invece, la A+A ha presentato il musicista e compositore giapponese Seijiro Murayama, con una giornata di formazione dedicata alla libera improvvisazione che ha seguito la personale logica di questo eclettico artista. Il 13 aprile un continuum musicale minimale, caratterizzato da una meditazione sui fenomeni sonori di azione-reazione, legato-slegato, ha avvolto gli spazi della A+A. Una performance in solo dove lo stesso Murayama con un approccio performativo assolutamente fisico si è trasformato in un medium suonando il rullante, un piatto e piccoli oggetti.

Martedì 11 maggio 2010, Emanuele Wiltsch ha presentato in anteprima la sua "onda" sonora, che si è infranta modulandosi mediante il concretismo sonoro del live looping e di pedali (effetti) analogici. Un'unica frequenza pura modulata in tempo reale (generata da un LFO), filtrata, decomposta e riassemblata con l'uso di un eco a nastro nel mai pago tentativo di risvegliare il nostro apparato sintetico. Un wall of sound essenziale, diretto, fluttuante, primordiale.

Il quinto appuntamento di martedì 1 giugno 2010 ha segnato il ritorno in centro storico di Claudio Rocchetti dopo il concerto che tenne al Telecom Future Centre nel 2007, all?interno della rassegna sperimentale "From the concrete music to the object sound". Rocchetti ha presentato due set ad incastro l'uno nell'altro: uno nuovo e molto tranquillo, costituito da field recordings e piccoli drones. Il secondo, è stato un wall of sound brutale, diritto allo stomaco, perchè: ''la musica, sistema di addii, evoca una fisica il cui punto di partenza non sarebbero gli atomi ma le lacrime.''

La ripresa degli appuntamenti, il 5 novembre 2010, è stata dedicata a Mugen (Alessandro Canova) con la preview sonora composta da registrazioni ambientali, catturate prevalentemente tra le periferie di Londra e Tokyo. Stratificate sopra a campionamenti dilatati all'infinito. Durante la serata, a confermare questi "strani" appuntamenti in A+A, un secondo ed improvvisato set composto da ritmi e armonie, con echi solo apparentemente lounge.

Il 17 dicembre 2010 Alessandro Ragazzo ha presentato FreeErosionSound, un esperimento sulla modificazione e distruzione del suono analogico e digitale. La performance si è basata sulla disarticolazione sonora partendo da una situazione di crescita e quiete ambientale, verso una degenerazione del suono-ambiente ed uno sgretolamento digitale dell'ascolto mediante la manipolazione dei suoni emessi dai movimenti meccanici di un videoregistratore VHS modificato.

Il 31 gennaio 2011, terzo appuntamento della seconda edizione, ha visto protagonista il digital-artist Mauro Ceolin. integrazione del progetto è stata una giornata di studio/evento articolata in due momenti complementari. Una conferenza effettuata presso l'Isola di San Servolo, sede distaccata dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, presentando e analizzando i risultati degli studi e delle ricerche inerenti al progetto "ContemporaryNaturalism: Ipotesi e riflessioni per una biologia dell'immaginario collettivo". Vasto e articolato, si concentra su concetti quali biologia del carbonio Vs biologia del silicio; vita artificiale e vita naturale; mappatura per un (neo) concept di natura oggi, tentando di tracciare il confine del concetto di Natura, cercando di misurarne le applicazioni e la valenza all'interno di una società composta sempre più da dimensioni virtuali. Successivamente gli spazi della A+A hanno ospitato un doppio evento: "Studying the Spore's Ytubesoundscape and his wildlife", ambiente sonoro di 36 tracce sonore estratte dalle sessioni del videogioco Spore, corrispondenti ognuna a creature zoomorfe, creando nel complessivo un ritratto sonoro di un ambiente vivente, ma virtuale, popolato da personaggi in forma di natura 2.0. "Canis Pokemoni Houndoomi", personaggio zoomorfo, rappresentazione visiva del paesaggio sonoro proposto come una scultura tridimensionale realizzata in cartoncino.

In anteprima alla perfomance livemediale di Ryoji Ikeda, a Palazzo Grassi il 19 marzo 2011, con la collaborazione fra la A+A, NuFest e l'Accademia di Belle Arti, è stato realizzato un workshop intensivo di 3 giornate dedicato ad alcune pratiche del "fare video", attraverso l'uso di determinati applicativi software, del videomapping a proiezione in piccolo formato. Un formato discreto, capace di introdurre i partecipanti alla pratica site specific. I lavori prodotti per l'occasione sono stati allestiti e presentati alla fine della terza giornata di lavoro, con una preview dedicata agli addetti ai lavori.

Martedì 19 aprile 2011 Enrico Malatesta ha presentato una sua perfomance "InSolo", indirizzata ad approfondire ed ampliare l'utilizzo delle percussioni come fonti sonore molteplici, in grado di creare ambientazioni ampie e spazializzate. Le risonanze, la componente materica dei piatti e degli strumenti a membrana, i suoni fantasma e la cura estrema dei gesti e dei dettagli costituiscono il fulcro di un'azione sonora che non tralascia la componente fisica propria degli strumenti a percussione. Utilizzando un approccio dinamico al limite del "pianissimo" e spesso privo di "attacco", il silenzio è inteso come condizione originaria e assume un ruolo centrale, all'interno di una proposta che si colloca tra composizione scritta ed improvvisazione.







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