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Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa
Castello 5252
30122, Venezia Italia
www.querinistampalia.org


segnalato da querinistampalia

condiviso da numero civico rovereto

 ARTI VISIVE | FONDAZIONI E MUSEI A VENEZIA



Fondazione Querini Stampalia

Add Fire. Furla Prize 2013



Chiara Fumai

I did not Say or Mean ‘Warning’



Chiara Fumai, vincitrice della nona edizione del Premio Furla, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia con I did not Say or Mean ‘Warning’ Mercoledì 29 maggio - domenica 30 giugno 2013 – Chiara Fumai, vincitrice della nona edizione del Premio Furla, presenta l’opera I did not Say or Mean ‘Warning’’ alla Fondazione Querini Stampalia, in concomitanza con la 55. Biennale di Arti Visive di Venezia.
A cura di Stefano Collicelli Cagol, il lavoro di Chiara Fumai è il frutto di una rielaborazione del progetto con cui lo scorso gennaio l’artista si è aggiudicata il Premio Furla 2013.
Ideato e curato da Chiara Bertola, il Premio Furla è il riconoscimento biennale d’eccellenza per l’arte contemporanea dedicato ai giovani talenti italiani, organizzato e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A. e con la collaborazione di Arte Fiera e Viafarini.
Il Premio mira a sostenere la migliore pratica artistica del nostro Paese, attraverso il monitoraggio, la selezione, la formazione degli artisti e la produzione di nuovi lavori, e ha saputo nel tempo affermarsi come vetrina internazionale per la creatività emergente.

L’opera di Chiara Fumai I did not Say or Mean ‘Warning’ ripensa il progetto vincitore mettendolo in relazione con gli spazi della Fondazione Querini Stampalia, dando così vita a un progetto site specific. Il lavoro si articola in due parti tra loro complementari, situate in aree differenti della Fondazione: una performance presentata all’interno delle collezioni del museo e una video-performance diffusa attraverso una serie di schermi al plasma posizionati negli spazi di servizio e di passaggio come la caffetteria e la corte coperta d’ingresso. In entrambe le sezioni del lavoro, fruibili durante l’intero periodo di apertura della mostra, Chiara Fumai si confronta nuovamente con la lotta all’immagine della donna eternamente passiva e marginale. Mediante una visita guidata, l’artista introduce al pubblico alcune opere conservate nella casa-museo, sovrapponendo alla struttura della guida l’esecuzione, attraverso il linguaggio dei segni, di un messaggio riguardante l’assenza del Soggetto femminile nella Storia e le possibili conseguenze. L’origine del testo performato proviene da un messaggio anonimo trovato nella segreteria telefonica di una divisione femminista che partecipava alla Lotta Armata.
L’opera si propone di sondare i limiti stessi della performance, come sottolineato dal titolo che nega ma, al contempo, costringe all’attenzione: I did not Say or Mean ‘Warning’ , e prosegue la riflessione proposta da Fumai sul linguaggio e sulla frammentazione dell’identità.
L’opera sarà accompagnata dai contributi critici e letterari di Stefano Collicelli Cagol e Francesco Urbano Ragazzi.

La presentazione al pubblico dell’opera vincitrice, la cui realizzazione è stata interamente finanziata dalla Fondazione Furla, segna la fase conclusiva della nona edizione del Premio Furla, iniziata lo scorso novembre con l’annuncio della rosa dei cinque finalisti e proseguita con la mostra dei progetti finalisti a Bologna, nella suggestiva sede dell’ex Ospedale degli Innocenti.
Una giuria internazionale composta da Galit Eilat (Presidente di Akademie der Künste der Welt, Colonia, e Curatore Ricercatore al Van Abbe Museum, Eindhoven), Marina Fokidis (Direttore Fondatore di Kunsthalle Athena), John Peter Nilsson (Direttore del Moderna Museet di Malmö), Chiara Parisi (Direttore dei programmi culturali della Monnaie di Parigi), Dirk Snauwaert (direttore di WIELS Contemporary Art Centre, Bruxelles) ha valutato i progetti e gli artisti in mostra individuando in Chiara Fumai la vincitrice, con la seguente motivazione: “L’energia dell’artista, lo straordinario impegno che emerge nel suo lavoro, la scelta di temi di stretta attualità, al centro sia della riflessione artistica contemporanea che della società del nostro tempo, come il femminismo, il discorso performativo e l’attivismo. Il lavoro di ricerca e la convinzione profonda con cui affronta queste tematiche, trovando le proprie radici nel primo femminismo e nella performance concettuale ma al tempo stesso reinventandole in una prospettiva di continuità. E’ la capacità di stabilire una dialettica del confronto che ha portato la giuria a premiare questa artista".

Stefano Collicelli Cagol e Bart van der Heide, i due curatori che hanno selezionato l’artista per la partecipazione al Premio Furla 2013 hanno ricordato che “il lavoro della Fumai celebra l’ambiguità e l’indeterminatezza della condizione umana, tesa tra contraddizioni e passioni violente. Le sue performance e installazioni creano scenari stranianti che si delineano attraverso la riflessione su scritti di dissenso politico, questioni di identità sessuale, femminismo anarchico, fenomeni paranormali e molto altro. In questi ambienti, Fumai dialoga, declama, urla mettendo le sue molteplici personalità al servizio di persone vissute nel passato (per esempio Annie Jones, la donna barbuta; il mago Houdini; Rosa Luxemburg) che vengono evocate nel corpo dell’artista e interagiscono con gli spettatori. Più che proporre certezze solide e confortanti, Fumai spiazza di continuo il suo pubblico, invitandolo ad ampliare il proprio immaginario e con esso la propria conoscenza”.
L’opera di Chiara Fumai I did not Say or Mean ‘Warning’sarà esposta alla Fondazione Querini Stampalia dal 29 maggio al 30 giugno 2013. Successivamente all’esposizione veneziana l’opera sarà data in comodato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Così come per le edizioni precedenti, il vincitore del Premio Furla avrà la possibilità di studiare e lavorare all’estero, grazie alla partecipazione a un progetto di residenza d’artista, che per questa edizione si svolgerà presso il WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles. La gestione della residenza è affidata a Viafarini, centro di documentazione sull’arte contemporanea che, dalla quinta edizione, raccoglie l’archivio generale del Premio Furla e che collabora all’ospitalità dei curatori stranieri grazie al programma di residenza milanese VIR Viafarini-in-residence.
Il catalogo bilingue (italiano/inglese) della nona edizione del Premio Furla, edito da Mousse Publishing, presenta il lavoro e la ricerca artistica dei cinque finalisti e documenta il viaggio e il percorso nell’ambito della creatività italiana svolto per il Premio Furla, riconoscimento che mira a sostenere la migliore pratica artistica del nostro Paese. Istituito nel 2000 a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia come appuntamento annuale, nel corso degli anni il Premio Furla si è sviluppato, rinnovando e ampliando la propria modalità di intervento. Dal 2003 il premio è un riconoscimento biennale, assicurando così il ricambio generazionale, l’ampiezza e l’efficacia del monitoraggio sulla creatività emergente nel nostro Paese. Il rigore scientifico della manifestazione, l’impianto curatoriale, il sostegno alla formazione e alla produzione di nuovi lavori, si uniscono all’efficace rete internazionale di contatti con critici d’arte, curatori, direttori di musei e centri d’arte di prestigio facendone di fatto oggi un appuntamento cruciale nel percorso di crescita dei giovani artisti italiani.

CHIARA FUMAI
Cenni biografici
Nata a Roma nel 1978, vive e “slavora” a Milano. Dal 2007 genera performance influenzate da metodi di decostruzione, freak show, metafisica, travestitismo, e specialmente da pensiero anarco-femminista.
Le sue mostre recenti includono: Futura Center for Contemporary Art, Praga (2013); Museo del Novecento, Milano (2013); Maison Rouge, Parigi (2013); dOCUMENTA (13), Kassel (2012); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2012), Jeu de Paume, Parigi (2011); Museo MAXXI, Roma (2011); Volcano Extravaganza, Stromboli (2011), Survival Kit Festival, Riga (2011).

STEFANO COLLICELLI CAGOL
Cenni biografici
Stefano Collicelli Cagol (Padova, 1978) è PhD Researcher presso il Curating Contemporary Art Programme del Royal College of Art di Londra. Dal 2009 coordina il progetto di Residenze per Giovani Curatori organizzato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Per la stessa istituzione, dal 2012 è uno dei responsabili di CAMPO – Corso per Curatori, dove insegna il modulo di Storia delle mostre e delle pratiche curatoriali. Per il 2012/2013 è curatore del secondo ciclo di ‘Vitrine’ dedicato all’arte piemontese, promosso dalla GAM di Torino. Nel 2011 è stato Assistente Curatore per la mostra “Un’Espressione Geografica” curata da Francesco Bonami. Ha curato la mostra “Sette Piccoli Errori” al Museo Marino Marini nel 2010. Research Curator presso Villa Manin – Centro d’Arte Contemporanea, Passariano (UD), ha pubblicato diversi contributi legati alla storia delle mostre in Italia; ha collaborato con Domus, e curato la ‘Cronologia’ delcatalogo della mostra Italics, Palazzo Grassi, 2009.

Contatti per la stampa
Paola C. Manfredi Studio
Via Marco Polo, 4 – 20124 Milano
T +39 02 87238004 - F + 39 02 87238014 - press@paolamanfredi.com
Paola C. Manfredi – M +39 335 54 55 539 – paola.manfredi@paolamanfredi.com
www.fondazionefurla.org

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Scheda Tecnica

Add Fire. Premio Furla 2013
I did not Say or Mean ‘Warning’
Chiara Fumai - Vincitrice 9. Premio Furla 2013

Periodo
dal 29 maggio al 30 giugno 2013
Sede
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa, Castello 5252, Venezia
tel. +39 041 2711411

Inaugurazioni e anteprime:
Martedì 28 maggio dalle ore 10: anteprima per la stampa
Martedì 28 maggio alle ore 18.00: inaugurazione

Calendario Performance
La performance, che consiste in una visita guidata dell’artista al Museo della Fondazione Querini Stampalia, avverrà con il seguente orario:

Settimana di apertura:
28 maggio (press preview): ore 12.00, 15.00, 18.00
29, 30, 31 maggio, 1 e 2 giugno: 12.00, 16.30
Durante il mese di giugno, esclusivamente alle ore 16.30:
martedì 4, domenica 9, giovedì 13, venerdì 14, sabato 15, domenica 16,
giovedì 20, venerdì 21, sabato 22, domenica 23, giovedì 27, venerdì 28, sabato 29, domenica 30 giugno
L’accesso ad ogni performance è limitato a 20 persone, necessaria la prenotazione:
email: didattica@querinistampalia.org - tel.: +39 320 9272460
Orari di Apertura
ma – do, 10.00 -18.00 -chiuso lunedì

Ingresso: La visita all’esposizione è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia ( intero 10 euro – ridotto 8 euro). Dal 28 al 31 maggio, presentando l’accredito Biennale, è possibile visitare gratuitamentel’esposizione, partecipare alle performance (previa prenotazione), come anche accedere agli spazi della Fondazione Querini Stampalia.

Enti promotori
Fondazione Furla, Bologna
Fondazione Carisbo, Bologna
Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venezia
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Con il supporto di
Carisbo S.p.A.

In collaborazione con
Arte Fiera, Bologna
Viafarini, Milano

Curatore e ideatore del Premio
Chiara Bertola
Comitato Scientifico
Chiara Bertola, Giacinto di Pietrantonio, Gianfranco Maraniello, Viktor Misiano
Artista Padrino
Jimmie Durham

Curatori Selezionatori
Yann Chateigné Tytelman (Ginevra, 1977)
Stefano Collicelli Cagol (Padova, 1978)
Elena Filipovic (Los Angeles, 1972)
Francesco Garutti (Milano,1979)
Ilaria Gianni (Roma, 1979)
Fanny Gonella (Francia, 1976)
Vincenzo Latronico (Roma, 1984)
Alice Motard (Parigi, 1978)
Filipa Ramos (Lisbona, 1978)
Bart van der Heide (Olanda, 1974)

Artisti finalisti
TOMASO DE LUCA (1988), selezionato da Ilaria Gianni e Alice Motard
CHIARA FUMAI (1978), selezionata da Stefano Collicelli Cagol e Bart van der Heide
INVERNOMUTO / SIMONE BERTUZZI (1983) e SIMONE TRABUCCHI (1982), selezionati da Filipa Ramos e Elena Filipovic
DAVIDE STUCCHI (1988), selezionato da Francesco Garutti e Yann Chateigné Tytelman
DIEGO TONUS (1984), selezionato da Vincenzo Latronico e Fanny Gonella

Catalogo
Pubblicazione bilingue (italiano, inglese) dedicata ai finalisti della nona edizione.
Edito da Mousse Publishing

Per informazioni
Segreteria organizzativa
Fondazione Furla
Via Bellaria 3/5
40068 San Lazzaro di Savena, Bologna
info@fondazionefurla.org
www.fondazionefurla.org
Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa
Castello 5252, Venezia
T +39 041 2711411
didattica@querinistampalia.org
www.querinistampalia.org

Contatti per la stampa
Paola C. Manfredi Studio
Via Marco Polo, 4
20124 Milano
T +39 02 87238004
F + 39 02 87238014
press@paolamanfredi.com

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ADD FIRE. Jimmie Durham

di Chiara Bertola, curatrice e ideatrice Premio Furla
Add Fire è il titolo, bellissimo e incendiario, che Jimmie Durham dedica alla 9a edizione del Premio Furla 2013. Pensando al fuoco, immediatamente affiorano alla mente schiere di immagini e metafore; le associazioni con questo primo elemento sono così tante e così facili che diventa paradossale e difficile scriverne: il fuoco che purifica, il fuoco che porta la luce, la fenice che risorge dalla proprie ceneri, il fuoco ardente della passione, il fuoco iniziale del Big Bang, l’incandescenza della lava vulcanica, gli scoppi delle bombe, gli incendi, i roghi, la luce, la fiamma di una candela…
Jimmie Durham invita gli artisti del Premio a spingersi verso una delle immagini simboliche più ricche e contraddittorie dell’umanità: quest’ultima, tesa al nuovo, alla scoperta e al progresso, è al tempo stesso incapace di dominare realmente con la ragione e con la scienza le forze più profonde e inafferrabili della natura. Ma sappiamo bene quanto gli artisti amino, da sempre, giocare con il fuoco. Add fire riecheggia quella necessità di azzeramento, di piazza pulita, che caratterizza gli anni precedenti la Prima guerra mondiale, con i Futuristi. Il fuoco, poi, rievoca le ricerche informali del dopoguerra, nelle quali diventa un’ispirazione sia come forza vitalistica che come nuovo mezzo tecnologico: è fiamma che brucia tutto e diventa un rogo; è, ancora, fiamma che lascia tracce iniziatiche come nei “Monochrome” di Klein, nelle combustioni di Burri, nei silenzi di Cage, fino alle operazioni di azzeramento totale degli anni Sessanta/Settanta… penso al Gruppo Zero e a quel loro ricominciare dall’inizio per essere più liberi e uscire dagli alfabeti correnti, dai linguaggi comuni e dalle forme riconosciute… Ecco, forse è qui che ritroviamo qualcosa di quell’Add fire proposto da Durham, qualcosa di quell’urgenza che sentiamo anche oggi: l’urgenza di fare dei gesti che non finiscano nella creazione di un’opera ma che generino una corrente di significati in grado di propagarsi oltre al lavoro compiuto, riemergendo dalla cenere, dai frammenti anneriti, dal colore buio della fuliggine… perché oggi c’è bisogno di sentire e vedere nascere qualcosa di nuovo e dalle fiamme può venire una rinascita.
Ecco, forse questo il significato profondo e positivo dell’incitamento insito in quella stringa di parole, Add fire, proposto da uno degli artisti più critici e caustici della scena artistica contemporanea, che con la fiamma della sua ironia ha incenerito e attaccato secoli di presunzione e di violenza dell’occidente colonialista.
Ma in fondo giocare col fuoco non vuol dire giocare con l’origine della vita?
Chiara Bertola

La sede della Residenza
WIELS Contemporary Art Centre, Bruxelles
Tra le principali istituzioni per l’arte contemporanea in Belgio, il WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles, privo di una collezione permanente, si concentra sulla presentazione di mostre temporanee dedicate ad artisti nazionali e internazionali, sia emergenti che più affermati. Oltre a un calendario di progetti espositivi regolari, il WIELS ospita nove residenze per giovani artisti e un programma educativo attivo, ubicati in un’ex fabbrica di birra (da cui il nome WIELS, per la forma abbreviata della birra Wielman Ceuppen) originariamente progettata nel 1931 dall’architetto belga Adrien Blomme, ora restaurata e classificata edificio storico. Quello che un tempo era il suo ingresso (dove ora sono ubicati un caffè, una libreria, la biglietteria, lungo le vasche di rame restaurate della fabbrica di birra), conduce agli spazi espositivi principali di WIELS – che si espande su quattro piani, e dove l’assetto post-industriale, ricco di dettagli, dona un carattere particolare a queste aree espositive.
In un tempo relativamente breve, dalla sua apertura come centro per l’arte contemporanea, avvenuta nel 2008, il WIELS ha dato prova della sua capacità di imporsi a livello nazionale e internazionale, giocando un ruolo di primo piano, sia nella produzione che nella presentazione di un largo numero di mostre di alto livello e di progetti artistici. WIELS ha organizzato alcune fra i maggiori progetti espositivi per artisti influenti quali Mike Kelley, Yayoi Kusama, Luc Tuymans, Felix Gonzalez-Torres, Ann Veronica Janssens, Rosemarie Trockel, e Francis Alÿs, insieme ad una nuova generazione di giovani artisti che includono Bruno Serralongue, Andro Wekua, Melvin Moti, Yto Barrada, Sven Augustijnen, e Wangenchi Mutu, fra gli altri. Spesso WIELS collabora con istituti stranieri, tra cui, recentemente, la Tate Modern di Londra, il Museum of Modern Art di New York, l’Hammer Museum di Los Angeles, la Fondation Beyeler di Basilea, il Museum für Moderne Kunst di Francoforte, e il Museum of Modern Art di Varsavia.

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Scheda storica Premio Furla

EDIZIONE 2011
Vincitore: Matteo Rubbi
Artisti finalisti: Alis/Filliol (Andrea Respino e Davide Gennarino), Francesco Arena, Rossella Biscotti, Matteo Rubbi, Marinella Senatore
Curatori selezionatori: Lorenzo Bruni e Carson Chan; Cecilia Canziani e Vincent Honore?; Alfredo Cramerotti e Emily Pethick; Vincenzo De Bellis e Philippe Pirotte; Simone Menegoi e Marianne Lanave?re
Giuria internazionale: Christian Boltanski (artista), Stefano Chiodi (critico e storico dell'arte), Vit Havranek (direttore Tranzit Display Gallery di Praga), Jo?rg Heiser (critico e associate editor di Frieze), Miguel Von Hafe Pe?rez (direttore Centro Galego de Arte Contempora?nea, Santiago de Compostela)
Artista padrino: Christian Boltanski

EDIZIONE 2009
Vincitore: Alberto Tadiello
Artisti finalisti: Giorgio Andreotta Calò, Meris Angioletti, Giulia Piscitelli, Alberto Tadiello, Ian Tweedy
Curatori selezionatori: Laura Barreca e Pelin Uran, Caroline Corbetta e Daniel Birnbaum, Francesco Manacorda e Raimundas Malasaukas, Alessandro Rabottini e Yilmaz Dziewior, Andrea Viliani e Chus Martinez
Giuria internazionale: Marina Abramovic (artista), Alessio Antoniolli (direttore Gasworks, Londra), Zdenka Badovinac (direttrice Moderna Galerija / Museum of Modern Art, Lubiana), Roberto Daolio (critico e curatore indipendente), Hans Ulrich Obrist (codirettore Serpentine Gallery, Londra)
Artista madrina: Marina Abramovic

EDIZIONE 2007
Vincitore: Luca Trevisani
Artisti finalisti: Alice Cattaneo, Elenia Depedro, Nicola Gobbetto, Luca Trevisani, Nico Vascellari
Critici selezionatori: Caroline Corbetta, Francesco Manacorda, Daniele Perra, Camilla Seibezzi, Marina Sorbello
Giuria nazionale: Chiara Bertola (curatrice per l’arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venezia), Giulio Ciavoliello (critico e curatore indipendente), Mario Codognato (curatore MADRE – Museo d’Arte Donna Regina, Napoli), Giacinto Di Pietrantonio (direttore Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Walter Guadagnini (presidente Commissione Scientifica UniCredit & l’Arte), Gianfranco Maraniello (direttore MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna), Jonathan Watkins (direttore Ikon Gallery, Birmingham)
Giuria internazionale: Chiara Bertola (curatrice del Premio, senza diritto di voto), Mona Hatoum (artista), Christoph Tannert (direttore Kunstlerhaus Bethanien, Berlino), Stefano Arienti (artista), Bartomeu Marì (curatore capo MACBA, Barcellona) e Yuko Hasegawa (curatrice capo Museum of Contemporary Art, Tokyo)
Artista madrina: Mona Hatoum

EDIZIONE 2005
Vincitore: Piero Roccasalva
Artisti finalisti: Alex Cecchetti, Rä di Martino, Christian Frosi, Deborah Logorio, Pietro Roccasalva
Critici selezionatori: Barbara Casavecchia, Mario Gorni, Cesare Pietroiusti, Marcello Smarrelli, gruppo Synapser
Giuria nazionale: Dede Auregli (responsabile di Spazio Aperto – Galleria d'Arte Moderna di Bologna), Carlos Basualdo (critico d’arte e curatore indipendente), Chiara Bertola (curatrice per l’arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venezia), Luca Cerizza (critico d’arte e curatore indipendente), Laura Cherubini (critica d’arte e curatrice indipendente), Giacinto Di Pietrantonio (direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Cloe Piccoli (critica d’arte e curatrice indipendente)
Giuria internazionale: Henry Meyric Hughes (curatore indipendente e scrittore d’arte), Victor Misiano (critico, curatore ed editore capo di "Moscow Art Magazine"), Luigi Ontani (artista); Kiki Smith (artista), Anne Pontégnie (capo curatrice Wiels, Centro d'arte contemporanea di Bruxelles)
Artista madrina: Kiki Smith

EDIZIONE 2003
Vincitore: Massimo Grimaldi
Artisti finalisti: Pierpaolo Campanili, Sarah Ciracì, Stefania Galegati, Massimo Grimaldi, Domenico Mangano
Critici selezionatori: Cristiana Collu, Roberto Daolio, Aurora Fonda, Massimiliano Gioni, Salvatore Lacagnina, Cornelia Lauf, Andrea Lissoni, Luisa Perlo, Marion Piffer, Maria Rosa Sossai.
Giuria nazionale: Dede Auregli (responsabile Spazio Aperto – Galleria d'Arte Moderna di Bologna), Emanuela De Cecco (critica d'arte), Giacinto di Pietrantonio (direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Francesca Pasini (critica d'arte e curatrice indipendente), Bartolomeo Pietromarchi (segretario generale Fondazione Adriano Olivetti, Roma), e Angela Vettese (direttrice Corso di Arti Visive IUAV di Venezia)
Giuria internazionale: Zdenka Badovinac (direttrice Galleria Moderna Kontakt, Ljubljana), Carlos Basualdo (poeta, critico e curatore indipendente; co-curatore di Documenta 11 a Kassel e co-curatore della 50° Biennale di Arti Visive di Venezia), Nuria Enguita (direttrice Fondazione Antoni Tàpies, Barcellona), Michelangelo Pistoletto (artista e fondatore della Fondazione Cittadellarte, Biella), Vincent Todolì (direttore Tate Modern Gallery, Londra)
Artista padrino: Michelangelo Pistoletto

EDIZIONE 2002
Vincitore: Sissi
Artisti finalisti: Marcello Maloberti, Ottonella Mocellin, Adrian Paci, Daniele Puppi, Sissi
Critici selezionatori: Marcella Beccaria, Costantino D’Orazio, Maria Luisa Frisa, Agnes Kohlmeyer, Gianfranco Maraniello, Paola Nicita, Chiara Parisi, Gabriele Perretta, Alessandro Rabottini e Gabi Scardi
Giuria nazionale: Dede Auregli (responsabile di Spazio Aperto – Galleria d'Arte Moderna di Bologna), Chiara Bertola (curatrice per l'arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Onlus di Venezia), Emanuela De Cecco (critica d'arte), Giacinto di Pietrantonio (direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Francesca Pasini (critica d'arte e curatrice indipendente), Bartolomeo Pietromarchi (segretario generale Fondazione Adriano Olivetti, Roma), Angela Vettese (direttrice Corso di Arti Visive IUAV di Venezia)
Giuria internazionale: Lothar Baumgarten (artista), Iwona Blazwich (direttrice White Chapel, Londra), Ida Giannelli (direttrice Castello di Rivoli, Torino), Vasif Kortun (direttore Proje 4 al Museo di Arte Contemporanea di Istanbul), Jérôme Sans (direttore Palais de Tokyo, Parigi)
Artista padrino: Lothar Baumgarten

EDIZIONE 2001
Vincitore: Lara Favaretto
Artisti finalisti: Massimo Bartolini, Lara Favaretto, Vedova Mazzei, Margherita Manzelli, Sabrina Torelli
Critici selezionatori: Dede Auregli, gruppo A Titolo, Gigiotto Del Vecchio, Luca Cerizza, Teresa Macrì, Cloe Piccoli, Bartolomeo Pietromarchi, Sergio Risaliti, Gianni Romano, Sabrina Zannier.
Giuria nazionale: Chiara Bertola (curatrice per l'arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venezia), Gail Cochrane critica d’arte), Roberto Daolio (critico d’arte e curatore indipendente), Giacinto Di Pietrantonio (direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Cristiana Perrella (critica d’arte), Giorgio Verzotti (conservatore capo Mart, Trento-Rovereto), Angela Vettese (direttrice Corso di Arti Visive IUAV di Venezia)
Giuria internazionale: Yuko Hasegawa (direttrice Biennale di Istanbul 2001 e curatrice senior Museo d'Arte Contemporanea di Kanazawa), Ilya & Emilia Kabakov (artisti), Jenny Lomax (curatrice e direttrice Camden Art Centre, Londra), Ettore Spalletti (artista), Octavio Zaya (co-curatore Documenta 11 a Kassel 2002).
Artista padrino: Ilya Kabakov.

EDIZIONE 2000
Vincitore: Sislej Xhafa
Artisti finalisti: Simone Berti, Eva Marisaldi, Sislej Xhafa, Paola Pivi, Alessandra Tesi.
Critici selezionatori: Paolo Falcone, Claudia Colasanti, Ludovico Pratesi, Guido Molinari, Alessandra Galletta, Guido Curto, Roberto Pinto, Emanuela De Cecco, Francesca Pasini, Laura Cherubini.
Giuria nazionale: Chiara Bertola (curatrice per l'arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venezia), Gail Cochrane (critica d’arte), Roberto Daolio (critico d’arte e curatore indipendente), Giacinto Di Pietrantonio (direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo), Cristiana Perrella (critica d’arte), Giorgio Verzotti (conservatore capo Mart di Trento-Rovereto), Angela Vettese (direttrice Corso di Arti Visive IUAV di Venezia).
Giuria internazionale: Chiara Bertola, Ann Demeester (curatrice SMAK, Gent), Adelina von Fürstenberg(presidente Art for the world, Ginevra), Alberto Garutti (artista), Joseph Kosuth (artista), Marta Kuzma (curatrice Corcoran Gallery of Art, Washington), Sania Papa (direttrice Centro di Arte Contemporanea di Salonicco). Artista padrino: Joseph Kosuth.







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