Hauser & Wirth
Lucio Fontana. Sculpture
A cura di Luca Massimo Barbero
in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana
3 novembre 2022 – 4 febbraio 2023
Hauser & Wirth
69th Street
New York
La Fondazione Lucio Fontana annuncia la mostra Lucio Fontana. Sculpture, curata da Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, che inaugura il 3 novembre presso Hauser & Wirth a New York. L’esposizione, la seconda di una trilogia di mostre dedicata a Lucio Fontana, è incentrata sulle sue molteplici sperimentazioni in campo scultoreo ed è ospitata nella sede della galleria al 32 East 69th Street, lo stesso indirizzo dove, nel 1961, fu allestita la sua prima mostra personale negli Stati Uniti presso gli spazi dei leggendari galleristi Martha Jackson e David Anderson.
Lucio Fontana. Sculpture presenta circa 80 opere prestate da importanti istituzioni e musei, dalla Fondazione Lucio Fontana, così come da collezioni pubbliche e private e mette in luce una nuova dimensione critica della pratica rivoluzionaria dell’artista, raramente esplorata e approfondita al di fuori dell’Europa.
La mostra è accompagnata da un nuovo catalogo, edito da Hauser & Wirth, disegnato da Leonardo Sonnoli e curato da Luca Massimo Barbero, consulente scientifico della Fondazione Lucio Fontana. La pubblicazione, realizzata in collaborazione con la Fondazione, è la prima monografia completa in lingua inglese dedicata alle opere scultoree e comprende una prefazione di Paolo Laurini e i contributi critici delle storiche dell’arte Cristina Beltrami e Maria Villa, oltre ad un saggio del curatore.
Questo progetto si inserisce nell’ambito del lavoro di studio e valorizzazione della produzione scultorea dell’artista che la Fondazione Lucio Fontana porta avanti da anni e che vede il suo coronamento nella pubblicazione a novembre del Catalogo ragionato delle sculture ceramiche, edito da Skira e a cura di Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana.
Questa mostra segue Lucio Fontana. Walking the Space: Spatial Environments, 1948 – 1968 -ospitata nella sede di Hauser & Wirth Los Angeles nel 2020- la prima esposizione negli Stati Uniti interamente dedicata agli innovativi Ambienti spaziali. Il terzo capitolo della trilogia, una grande mostra antologica, si terrà presso la galleria Hauser & Wirth di Hong Kong nel 2023.
Fondazione Lucio Fontana
Ufficio stampa
Alessandra Santerini, alessandrasanterini@gmail.com, +39 335 68 53 767
New York…Dal 3 novembre Hauser & Wirth presenta a New York la seconda di una trilogia di mostre dedicate a Lucio Fontana, uno tra gli autori più significativi del Novecento. L’esposizione, curata da Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana è incentrata sulle sue molteplici sperimentazioni in campo scultoreo ed è ospitata nella sede della galleria al 32 East 69th Street, lo stesso indirizzo dove, nel 1961, fu allestita la sua prima mostra personale negli Stati Uniti presso gli spazi dei leggendari galleristi Martha Jackson e David Anderson. ‘Lucio Fontana. Sculpture’ presenta circa 80 opere prestate da importanti istituzioni e musei, dalla Fondazione Lucio Fontana, così come da collezioni pubbliche e private e mette in luce una nuova dimensione critica della pratica rivoluzionaria dell’artista, raramente esplorata e approfondita al di fuori dell’Europa. Per Fontana, divenuto celebre negli Stati Uniti per i suoi ‘Tagli’ – le tele squarciate che riassumono e reinterpretano decenni di ricerca sullo spazio e sul valore concettuale del gesto – la scultura è tema fondamentale e decisivo per la sua evoluzione. Sperimentando con sempre nuove tecniche e materiali per tutto l’arco della sua carriera, l’artista ha visto nel linguaggio scultoreo un’opportunità per testare e mettere in pratica la relazione tra forma, colore, materia e spazio, attraverso un rapporto dialettico tra astratto e figurativo, spaziale e barocco. Lucio Fontana. Sculpture A cura di Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana 3 novembre 2022 – 4 febbraio 2023 Hauser & Wirth New York, 69th Street Scrivendo della varietà di registri artistici che Fontana ha utilizzato durante la sua vita, Enrico Crispolti ha posto la domanda: ‘E se fosse stato soltanto uno scultore?’. La mostra da Hauser & Wirth prende le mosse da questa intuizione riunendo una serie di opere tridimensionali in terracotta, cemento, argilla, gesso, metallo, vetro e legno realizzate nel corso di cinque decenni, dagli anni Venti fino al 1968, qui messe in dialogo con dipinti e disegni che fanno da contrappunto alla gestualità e alla metodologia della scultura. In omaggio alla sua prima personale negli Stati Uniti nel 1961, ‘Lucio Fontana. Sculpture’ si apre con il dipinto ‘Concetto spaziale, La luna a Venezia’ (1961) presentato per la prima volta proprio in quell’occasione. Questa tela, che sfugge a ogni categorizzazione, è accostata ad un raro nucleo di disegni che riflettono le impressioni suscitate da New York e che sono stati realizzati durante la visita alla città in quegli stessi giorni, dove l’artista ebbe come guida il famoso architetto e suo collezionista Philip Johnson.
La mostra prosegue con la scultura, ‘Nudo’ (1926) e con un’esplorazione di opere degli anni Trenta, tra cui ‘Tavoletta graffita’ (1931), ‘Figura alla finestra’ (1931), ‘Scultura astratta’ (1934), ‘Conchiglie e Farfalle’ (1935-36) e ‘Cavalli marini’ (1936). Realizzate durante un periodo di intensa ricerca, queste opere fondamentali incarnano un particolare sincretismo tra astratto e figurativo e dimostrano come tale produzione, da leggere all’interno del più ampio contesto della scultura europea, sia radicata nelle avanguardie storiche e allo stesso tempo ne reinterpreti i raggiungimenti. Queste sculture preludono alle sperimentazioni di Fontana della fine degli anni Quaranta che, in concomitanza con la nascita dello spazialismo, sono segnate da nuove esplorazioni sia astratte che figurative, fondamentali per lo sviluppo dello stile distintivo dell’artista. In questo senso, ‘Scultura spaziale’ (1947), un anello informale di materia intriso di una forza primordiale, è posta in dialogo con opere figurative come la monumentale ‘Figura femminile con fiori’ (1948). Il secondo piano della mostra esplora la relazione che si genera tra i ‘Concetti spaziali’ (titolo che inizia ad adottare nel 1946 e che identificherà tutte le sue opere spazialiste) e le sculture figurative, caratterizzate da un trattamento unico della materia nel suo rapporto con il colore. I visitatori sperimentano così un viaggio visivo attraverso la straordinaria e inesauribile creatività fontaniana, dalle prime carte telate del 1949 con cui sperimenta il tema del ‘Buco,’ alle multiformi sculture in terracotta degli anni Cinquanta e Sessanta, fino alle opere ‘barocche’ come le concitate ‘Battaglie’ o il sorprendente ‘Arlecchino’ (1948-49).
L’ultimo piano è dedicato alle nuove declinazioni della ricerca scultorea nate tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta. Le ‘Nature’ esposte, sfere e sculture bivalvi squarciate e tagliate, rivelano una componente esistenziale presente nell’indagine fontaniana. Una selezione di opere poste al termine del percorso ed eseguite nell’ultimo periodo di vita dell’artista, testimoniano invece un momento altrettanto produttivo, anche se meno conosciuto, in cui i confini tra pittura e scultura sono pressoché annullati. Sono esempi le ‘Ellissi’ (1967) e le sculture in metallo, descritte dalla critica come ‘capsule spaziali,’ opere eseguite meccanicamente in cui la dimensione concettuale diventa preponderante.
‘Lucio Fontana. Sculpture’ è accompagnata da un nuovo catalogo ampiamente illustrato, edito da Hauser & Wirth, disegnato da Leonardo Sonnoli e curato da Luca Massimo Barbero, riconosciuto studioso dell’artista e consulente scientifico della Fondazione Lucio Fontana. La pubblicazione, realizzata in collaborazione con la Fondazione, è la prima monografia completa in lingua inglese dedicata alle opere scultoree e comprende una prefazione di Paolo Laurini e i contributi critici delle storiche dell’arte Cristina Beltrami e Maria Villa, oltre ad un saggio del curatore.
Questo progetto si inserisce nell’ambito del lavoro di studio e valorizzazione della produzione scultorea dell’artista che la Fondazione Lucio Fontana porta avanti da anni e che vede il suo coronamento nella pubblicazione – nel mese di novembre – del Catalogo ragionato delle sculture ceramiche, edito da Skira e a cura di Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione. Questa mostra segue ‘Lucio Fontana. Walking the Space: Spatial Environments, 1948 – 1968’ – ospitata nella sede di Hauser & Wirth Los Angeles nel 2020 – la prima esposizione negli Stati Uniti interamente dedicata agli innovativi ‘Ambienti spaziali.’ Il terzo capitolo della trilogia, una grande mostra antologica, si terrà presso la galleria Hauser & Wirth di Hong Kong nel 2023.
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