Weather Bodies continua l’esplorazione di Elena Damiani sulla materialità e temporalità, posizionando il tempo come condizione di coesistenza tra corpi e ambienti. L’artista focalizza la sua attenzione sui processi geologici ed ecologici, utilizzando forme scultoree per proporre una comprensione condivisa e in evoluzione di un mondo in continuo mutamento. Facendo crollare le distinzioni tra umano e geologico, temporale e senza tempo, Damiani propone una riconsiderazione dei processi dinamici che modellano il nostro mondo e noi stessi.
La mostra riflette sulle molteplici dimensioni dei concetti di tempo meteorologico e agenti atmosferici, esaminando il loro ruolo come forze trasformative che superano la percezione umana e plasmano profondamente la materia. Il tempo è inteso sia come fugace che duraturo: una tempesta, una stagione e un agente di cambiamento geologico. “To weather” significa resistere e trasformarsi, una continua interazione di forze che destabilizza le nozioni fisse di materia e forma.
I diversi significati della parola weather caratterizzano e plasmano le opere in mostra, ponendo l’attenzione sulla connessione tra il regno organico e quello inorganico. Le sculture, realizzate in marmo, rame e bronzo, ricordano forme vegetali, forme cellulari e tracce di vitalità incastonate in substrati minerali. Queste composizioni esplorano i confini porosi tra vita e non vita, affrontando temi di decadimento, resilienza e trasformazione reciproca. I materiali, modellati nel corso dei millenni da processi planetari, partecipano attivamente a questo dialogo, incarnando storie di cambiamento, adattamento e riconfigurazione.
La mostra è la terza parte di un progetto iniziato nel 2020 e la cui prima parte intitolata Ensayos de lo Solido è stata presentata al MAC Museum of Contemporary Art Lima nel giugno 2022, e una seconda parte intitolata Mineral Ways alla Galerie Nordenhake Stockholm a novembre 2022.
Elena Damiani was born in 1979 in Lima, Peru, where she currently lives and works.
Damiani has participated in multiple international biennales, including the Seoul Mediacity Biennale (2023), Cuenca Biennial (2018, 2016), Gwangju Biennale (2016), Venice Biennale, Vienna Biennale and IV Poly/Graphic Triennial (all 2015), Bienal de la Imagen y Movimiento (2014), Mercosul Biennial (2013).
Solo exhibitions include MAC Museo de Arte Contemporáneo, Lima (2022), Chrysler Museum of Art, Norfolk, VA (2017), Museo Amparo, Puebla (2016), MUAC Museo Universitario Arte Contemporaneo, Mexico City (2015). Her work has been exhibited at the MoMA The Museum of Modern Art, Heide MoMA, Melbourne and ! MACO Museo de Arte Contemporáneo de Oaxaca (all in 2023), C3A, Cordoba and Museo de Arte Zapopan, Guadalajara (both 2022), Harn Museum of Art, Florida and A4 Art Museum, Chengdu (both 2021), Dhaka Art Summit, DePaul Art Museum, Chicago and MOCO Montpellier Contemporain (all in 2020), Museu Coleção Berardo, Lisbon and Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (both 2019), Skissernas Museum, Lund, (2017), Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, and MOCAD Museum of Contemporary Art, Detroit (both 2015). She was awarded the Grants & Commissions Program, Cisneros Fontanals Art Foundation CIFO (2016) and the commission for the David Rockefeller Atrium, Americas Society, New York (2014).
Her work is represented in the collections of MoMA The Museum of Modern Art, New York; MALI Museo de Arte de Lima, Lima; Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Collection, Miami; Museo Tamayo, Mexico City; Kadist Art Foundation, San Francisco and Paris, Cisneros Fontanals ArtFoundation, Miami; Kamel Lazaar Foundation, Tunisi; Schoepflin Foundation, Lorrach and FOLAFototeca Latinoamericana, Buenos Aires.